Venerdì è stata una giornata particolare.
Quei giorni di cuore.
Quei giorni che rimangono negli occhi e sulla pelle.
Un viaggio solitario.
Una città da ritrovare.
Arrivo a Modena in una mattina di sole e dalla stazione percorro quelle strade che a poco a poco tornano alla memoria.
Scarpe d’argento su ciottoli familiari.
Piazza Roma e una nuova fontana.
Un cielo azzurro e il duomo davanti a me.

E poi arrivo da lei.
Un mondo piccolo e perfetto.
Un abbraccio atteso e finalmente dato.
Le promesse che si mantengono.
La voglia di guardare attraverso gli occhi la meraviglia che Jessica ha saputo creare.
L’evoluzione e la percezione dei movimenti del cuore.
Sentirsi a casa.
Un pranzo pieno di parole.
Raccontarsi di progetti e di vita.

Torniamo in laboratorio, Jessica e Raffaella, brava e affidabile “consulente”, preparano il banco da lavoro.
Arrivano le altre ragazze.
La gioia di conoscere anche Lorenza.
Si inizia il “workshop”….

Jessica racconta di guttaperga e fil di ferro.
Di fiori freschi e colori.
Di specchi e spago.
Iniziamo ad intrecciare le nostre coroncine.
Scegliamo i fiori.
Chiacchieriamo.
Ridiamo.
Uno scambio reciproco di quotidiano e sogno.
Piano piano le nostre coroncine prendono vita.
Fiore dopo fiore.
Foglie di edera.
Ci guardiamo allo specchio soddisfatte e felici.

Quando si sta bene il tempo passa in fretta.
Rimango ancora un pò.
Mi guardo intorno.
Ammiro quello che da sogno è diventato realtà.
Seduta sulla scala a chiocciola….penso.
Penso di Jessica e del suo mondo.
Piccolo e Grande, Poetico, Ricercato, Meraviglioso….
Penso di sogni e di cuore.
Penso che la determinazione e l’umiltà ti fanno volare.
Un abbraccio forte e la promessa di tornare.
Un treno che mi riporta a casa e un pezzetto di cuore che rimane lì ad aspettare la prossima volta.

[Sara]